Nel video l’intervista a:
– Annalisa Sassi, Presidente Confindustria Emilia-Romagna
– Alessandro Fontana, Direttore del centro studi di Confindustria
Sulle imprese dell’Emilia-Romagna pesa l’incertezza dei dazi americani, in una situazione globale già molto complessa. Secondo le stime di Confindustria, il timore delle tassazioni di Trump, unito ai costi dell’energia e alla burocrazia, ha contribuito a far ridurre gli investimenti degli imprenditori, che rispetto al 2024 quest’anno caleranno dell’1,7%. In questo quadro, la presidente di Confindustria regionale, Annalisa Sassi, guarda con speranza alle negoziazioni, conscia che un’eventuale tassazione al 30% colpirebbe duramente le imprese con importanti differenze settore per settore. Per la presidente sarà necessario aiutare gli imprenditori dei settori più esposti ai contraccolpi dei dazi, come il settore dell’automotive, dell’agroalimentare, del biomedicale e della ceramica. Confindustria calcola che con i dazi che ci sono ora, al 10% uniti alla svalutazione del dollaro, le imprese abbiano già perso 20 miliardi di export verso gli Usa. Con i dazi al 30% si avrebbe una perdita di oltre 30 miliardi