E’ quella di lunedì 26 aprile la possibile prima data della ripartenza dell’Italia. La cabina di regia con le regioni sulle riaperture è prevista per domani, ma il cronoprogramma del Governo è già tracciato e prevede di partire con le regioni, che sarebbero 13 fra cui anche la nostra, che hanno parametri da zona gialla. L’obiettivo è di liberarle dalle restrizioni attuali il 26 aprile con un decreto che fisserà anche i criteri per maggio. A metà del mese prossimo arriverà poi la riapertura di bar e ristoranti anche di sera. In attesa dei nuovi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, si lavora già per darsi un calendario preciso. Dal 26 aprile dunque, un decreto legge potrà decidere il ripristino della zona gialla nelle regioni con i dati epidemici migliori. Poi dal primo maggio è previsto il ritorno in tutta l’Italia delle zone gialle con ristoranti aperti a pranzo e verso la fine del mese cambierà il coprifuoco, dalle 22 a mezzanotte, e gli esercizi commerciali potranno stare aperti anche di sera. Da giugno, insieme agli Europei di calcio dove è stato dato l’ok per il ritorno in parte del pubblico, ci sarà la ripartenza degli spettacoli all’aperto con capienza al 25-30% e da metà mese quella di palestre e piscine. Sullo sfondo di questo scenario c’è il pressing delle regioni: l’Emilia Romagna, assieme a Veneto, Toscana, Lombardia e Campania stanno varando un pacchetto comune di riaperture. Per bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie ci saranno misure per rendere sostenibile l’apertura anche in presenza di lievi peggioramenti del quadro epidemiologico, a patto che si svolgano test di screening periodici per il personale non vaccinato.  Ai locali si chiederà di far entrare i clienti solo con prenotazione, mantenere i due metri di distanza al chiuso e il metro all’aperto, di consumare al tavolo e di controllare il rispetto dell’obbligo di mascherina per i clienti che non sono seduti.