Malattie croniche, rischio sovrappeso e obesità, ma soprattutto disturbi psichici e comportamentali. Sono le principali patologie dei detenuti nelle carceri dell’Emilia-Romagna. Lo dicono i dati forniti dalla Regione, che ha messo sotto la lente le strutture che più soffrono del sovraffollamento, problema si aggiunge ed esaspera le criticità legate alla salute dei detenuti. Modena sotto questo punto di vista è quarta in regione, con un sovrannumero di detenuti del 153%. Peggio del Sant’Anna, che dall’inizio dell’anno ha contato il triste numero di quattro suicidi, solo Bologna, Ferrara e Ravenna. Tra i dati più rilevanti e preoccupanti in relazione al quadro clinico, ci sono quelli sui disturbi psichici e comportamentali: nelle carceri della regione ne soffre il 28,6% dei detenuti, il cui recupero e reinserimento è particolarmente complesso e necessita di cure e attenzioni peculiari. Quasi il 40% dei reclusi presenta poi almeno una patologia cronica tra malattie cardiovascolari, diabete mellito, malattie neoplastiche e respiratorie croniche; preoccupano anche i dati su sovrappeso e obesità. Nel tracciare il quadro di una situazione complessa, la Regione ha evidenziato il problema delle risorse: quelle nazionali destinate alla sanità penitenziaria sono immutate dal 2008, nonostante l’aumento della popolazione detenuta.