Nel video, l’intervista ad Augusto Ciarrocchi, Presidente Confindustria Ceramica
Crescono i volumi complessivi di vendita, ma cala il fatturato e, con lui, gli investimenti. L’industria ceramica fa il punto sull’andamento economico del 2024, rilevando indicatori preoccupanti. I segni meno all’interno del bilancio sono a fianco agli indicatori più importanti per il settore: il fatturato totale delle aziende di piastrelle sfiora i 6,1 miliardi, in calo dell’1,8% rispetto all’anno precedente. In discesa dell’1,1% anche la produzione e soprattutto gli investimenti, diminuiti del 19,4%. Il presidente, Augusto Ciarrocchi, parla di una pericolosa fase di stasi. Anche sul fronte della cassa integrazione non ci sono buone notizie: con il calo di produzione, le richieste di ore non sono diminuite. A pesare sono ancora una volta i costi dell’energia e il sistema degli ETS, il cui meccanismo applicativo, così com’è ora, si traduce in una “tassa sulla produzione” che vale all’anno 120 milioni di euro di extra costi. Una penalizzazione complessiva che potrebbe spingere gli imprenditori a delocalizzare dai nostri territori.