Riguardo le manifestazioni pubbliche sono da ritenere sospese tutte quelle che, comportando l’afflusso di molte persone, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali; ovvero fiere e sagre, attrazioni e lunapark, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico insieme ad attività di spettacolo come teatri e cinema comprese le discoteche e le sale da ballo.

Le attività che possono restare aperte sono quelle che attengono all’ordinario svolgimento della pratica corsistica e amatoriale. Quindi centri linguistici, centri musicali e scuole guida e in generale tutte le strutture che ospitano attività che non prevedano aggregazione di pubblico o eccezionali concentrazioni di persone. Escluse dalla sospensione anche tutte le attività economiche, agricole, produttive e commerciali compresi i pubblici esercizi. Anche se in grande sofferenza, viste le visite già in netto calo, si salvano le attività svolte da guide e accompagnatori turistici possono continuare. Sarà possibile anche celebrare matrimoni ed esequie civili e religiose, anche in linea con le disposizioni adottate dalle diocesi della regione.

Recependo l’ordinanza regionale anche il Comune di Modena sta adottando misure igieniche e accorgimenti. Il personale della Polizia locale, dei Servizi sociali e di quelli demografici sarà dotato di guanti monouso e in certi casi di mascherine facciali filtranti anch’esse mono-uso.

All’Ufficio casa, dove l’afflusso di persone in questo momento è particolarmente elevato, per evitare assembramenti di persone, i cittadini che devono presentare domanda sono stati invitati ad aspettare il loro turno all’esterno e a non sostare in sala d’attesa in numero superiore a cinque o sei.

Stessi criteri sono adottati anche da altri uffici e servizi che ricevono il pubblico come l’Ufficio Protocollo del il Municipio, le Biblioteche comunali e gli sportelli dei Poli sociali, mentre restano chiusi per tutta la settimana i servizi non residenziali (Centro diurno e Spazio Anziani).

Il Comune conferma la chiusura per una settimana di scuole, università, servizi educativi dell’infanzia, restano invece aperti uffici e servizi pubblici, così come i luoghi di lavoro.