Vecchi rancori giudiziari, tabù da sfatare ed ex di turno. Sono tanti i motivi per cui Forlì-Carpi di sabato si annuncia come una gara da riflettori. I biancorossi si preparano a tornare al “Morgagni”, stadio in cui non vincono da 36 anni, per fortificare il quarto posto, contro un avversario che invece ha colto solo un punto nelle ultime 5 gare. Sarà la prima volta da avversario di Simone Saporetti, il grande trascinatore con 23 reti del ritorno due estati fa della squadra del patron Lazzaretti fra i professionisti, da tempo relegato in panchina e dato in uscita a gennaio da Forlì. Ma sono soprattutto i dissapori giudiziari ad aver lasciato il segno fra le due società, con il triplo ricorso con cui nel finale della stagione 2023-24 il Forlì provò a revocare la promozione del Carpi. Tutto nacque dall’esclusione in corsa della Pistoiese dal campionato: i romagnoli, pur avendo un giocatore nella stessa posizione schierato contro il Carpi, sostennero che il terzino biancorosso Cecotti, in distinta contro di loro dopo un turno di squalifica scontato con la Pistoiese, non avesse in realtà mai scontato lo stop per la cancellazione della gara coi toscani e chiesero la vittoria a tavolino. Una spada di Damocle rivelatasi poi una bolla di sapone per quel Carpi impegnato nel duello col Ravenna, coi giallorossi che da dietro le quinte soffiavano sul vento dei ricorsi dei “cugini”. Il ricorso venne infatti bocciato in tutti e tre i gradi di giudizio sportivo, l’ultimo da parte del Coni a promozione conquistata. Ma le scintille fra le due società non si sono ancora spente.

CARPI CALCIO. I BIANCOROSSI RITROVANO IL FORLI’ DEI RICORSI
A distanza di due anni il Carpi sabato tornerà a incrociare il Forlì: i romagnoli in D tentarono di bloccare la promozione della squadra di Serpini con una lunga serie di ricorsi



































