Per la prima volta la facciata principale dell’ex ospedale Sant’Agostino, lunga circa 100 metri, tornerà visibile dopo oltre tre anni nascosta dietro un grande telo. L’intervento permetterà le prime verifiche tecniche sul restauro delle superfici. Un cantiere, avviato nel 2021, che avanza spedito verso la trasformazione del complesso in un polo culturale di riferimento, su una superficie lorda di circa 24mila metri quadrati. Le impalcature, montate tra novembre e dicembre 2021, hanno accompagnato anche la vita culturale del cantiere e resteranno in parte per permettere i lavori successivi alla copertura dell’edificio. Dopo circa dieci giorni di esposizione, la facciata verrà nuovamente coperta da un telo antipolvere, questa volta privo di grafiche, in attesa dello smontaggio definitivo del ponteggio. Si procederà per fasi: il primo tratto, lato ovest, sarà liberato intorno alla metà di luglio; la restante parte tra settembre e ottobre 2025. In parallelo saranno predisposti gli impianti di illuminazione che valorizzeranno l’antico prospetto, proiettando luce nuova su uno dei simboli più significativi della storia modenese. Il Sant’Agostino si prepara così a tornare al centro della vita cittadina, unendo storia, architettura e cultura in un progetto di rigenerazione urbana unico per la città. Per il suo recupero la Fondazione di Modena, ente proprietario, spenderà circa 100 milioni. Il taglio del nastro è previsto a fine 2029.