Il governatore Stefano Bonaccini non demorde e in un’intervista a Rai News 24 ha di nuovo pressato il Governo sulla riapertura anticipata al 27 aprile di alcuni comparti, soprattutto le imprese del manifatturiero legate all’export, come l’automotive, e i cantieri per le opere pubbliche. Bonaccini ha auspicato che in ogni fabbrica “per legge” dovrà esserci “qualcuno che avrà la responsabilità di rispondere sul tema del distanziamento sociale”. “Verso Conte ho piena fiducia – ha precisato – ma dico al presidente di fare in fretta. Perché se in alcuni Paesi europei si è ripartiti, o non si è mai chiuso, non capisco perché non lo si possa fare in sicurezza in Italia, andando a verificare chi deve fare i controlli”. Il governatore ha poi toccato anche altri tempi. “Abbiamo chiesto al Governo di dare linee guida sul tema delle mascherine – ha spiegato – perché se servono per evitare il contagio allora si dica che servono e si rendano obbligatorie a livello nazionale, mettendo anche a fianco una sanzione per chi non ne rispetta l’utilizzo”. Sul tema delle scuole ha ribadito che “per ora, non possono riaprire”, ma Bonaccini ha lasciato aperto uno spiraglio per i centri estivi perché “il bisogno di socialità dei bambini è assolutamente necessario e credo che, a partire dai prossimi centri estivi, bisogna capire come ritornare a prendere una boccata d’aria”. Sul turismo Bonaccini pensa a “spiagge che non vedano il plexiglass. Ombrelloni distanziati molto più di oggi, uno steward in ogni stabilimento per aiutare con i dispositivi di protezione”. Per il turismo Bonaccini benedice il bonus vacanze per le famiglie di cui ha parlato il ministro Franceschini, da spendere solo nelle strutture ricettive italiane per fare ripartire il turismo.