La chiamano “la Grande fuga”, la festa di agosto del centro faunistico “Il Pettirosso”, con la liberazione di decine di animali selvatici soccorsi. Ghiri, ricci, rapaci e caprioli, feriti dal maltempo o dagli incidenti stradali, dopo settimane o mesi di cure, ritrovano la libertà nei boschi dell’Appennino modenese, a Zocca. Un evento che è ormai una tradizione e che ogni anno richiama tantissime famiglie. Alla presenza dei Carabinieri Forestali, i volontari del centro hanno aperto le gabbie, trasformando il silenzio del bosco in un momento di pura emozione. Scene che hanno colpito grandi e piccoli, regalando la sensazione di assistere a un piccolo miracolo della natura. Il centro accoglie quasi settemila animali ogni anno: piccoli mammiferi, rapaci, volpi, caprioli. L’80% di loro riesce a tornare libero grazie alle cure costanti e alla dedizione dei volontari. Solo nel 2024, ha registrato più di 5mila ingressi e gestito fino a 70 richieste al giorno. Per stare al passo, il “Pettirosso” annuncia un’espansione degli spazi: la sede di via Nonantolana sarà ampliata di 20mila metri quadrati e saranno realizzati ulteriori recinti attrezzati, garantendo agli animali cure sempre più efficaci e spazi adeguati in attesa del ritorno in natura.