Il riallineamento delle accise, con l’aumento sul gasolio e il taglio equivalente sulla benzina sta avendo effetti su un solo binario: quello dei rincari. Se l’effetto della manovra sul diesel si è subito fatto sentire, con aumenti sensibili per i portafogli degli automobilisti e degli autotrasportatori, lo stesso non si può dire per la benzina, che in teoria doveva calare in maniera speculare. A dirlo sono le associazioni a difesa dei consumatori, che hanno studiato le oscillazioni dei prezzi alla pompa dopo l’entrata in vigore del decreto del ministero dell’Ambiente e dell’economia. Ciò che è emerso è che in autostrada, per la benzina selfservice si registra la pressoché impalpabile riduzione di 0,1 centesimi per litro, ovvero di 5 centesimi per un pieno da 50 litri, mentre dall’altra parte, il gasolio è prontamente salito di 1,5 centesimi al litro, ovvero 15 volte tanto. L’associazione ha anche fatto una media aritmetica tra i prezzi medi regionali, ha calcolato che la benzina è diminuita di appena 0,4 centesimi, mentre il gasolio è aumentato di 1,3 cent al litro, pari a un costo aggiuntivo di 66 centesimi per ogni singolo pieno. L’Emilia-Romagna in particolare è sul terzo gradino del podio se si guarda alle regioni peggiori in termini di divario tra variazione del prezzo del gasolio e quello della benzina: con 1,1 cent al litro, è dietro solo a Sardegna e Calabria. Anche guardando al solo gasolio, la nostra è tra le regioni con i rincari più elevati. In questo scenario il Codacons ha già annunciato di stare preparando un esposto a 104 Procure della Repubblica affinché aprano indagini alla luce delle possibili fattispecie di truffa aggravata e aggiotaggio.