«Spero che Bersani non si voglia assumere la responsabilità di rompere l’alleanza del centrosinistra». Lo scrive in un tweet il leader di Sel, Nichi Vendola che poi, in una video chat sul sito della ‘Stampa’ ha rincarato la dose sia nei confronti del suo alleato di coalizione che in quelli di Mario Monti. «Abbiamo il dovere di governare senza il partito delle elite». Ma «l’agenda di governo è una cosa», ha spiegato Vendola, e un’altra sono le possibili collaborazioni sulle riforme. «Noi abbiamo il dovere di rispettare i nostri programmi e i nostri elettori – ha rilevato Vendola -. Con Monti, che è il classico conservatore europeo, c’è una distanza forte sui temi del lavoro e mi chiedo come si possa governare insieme». «Ci sono due terreni su cui camminare nella prossima legislatura: quello del governo che deve affrontare il dramma di un’Italia in declino – ha aggiunto – e poi quello delle riforme dell’architettura dei poteri dello Stato». Tornando poi a parlare del segretario del Pd, Vendola ha detto: «Io, e lo dico con affetto verso Bersani che stimo molto, mi sarei dimesso da segretario del Pd perchè lui è di più, è il capo di una coalizione, Bersani non ha il potere di mutilare il centrosinistra di questa sua genesi: primarie e alleanza con me e con Sel». «Dovremmo occuparci più che delle ambizioni di Monti, dei danni che il professor Monti ha inflitto all’Italia», ha concluso Vendola. Il leader di Sel ha anche parlato della rimonta da parte del centrodestra guidato da Silvio Berlusconi. «Uscendo da Palazzo Chigi Berlusconi non è uscito dalla pancia del Paese. Il centrosinistra ha commesso un errore all’inizio di questa campagna elettorale pensando di poter guardagnare la vittoria per forza d’inerzia».