Vittoria Bonini disegna e confeziona abiti da sposa: dopo il sisma ha subìto un calo di fatturato del 50%

Se c’è chi è ripartito subito dopo il sisma e non ha perso nemmeno una commessa, c’è anche chi si trova dall’altro lato della barricata. E’ il caso di Vittoria Bonini, marchio di sartoria di alto livello che disegna e confeziona abiti da cerimonia, per sposa e sposo, che a causa delle scosse ha dovuto delocalizzare a Bologna. «Il problema è che abbiamo perso tutta la stagione passata – spiega Gianni Braghiroli, marito della stilista Vittoria Bonini -, subendo un calo del fatturato del 50% ed oltre. La ripresa? Oggi ci stiamo preparando per affrontare la stagione 2013, ma non è facile. I costi sono tantissimi e la burocrazia rappresenta un ostacolo forte». Anche Vittoria Bonini ha fatto richiesta di contributi alla Regione: «E’ un’opportunità sulla sfortuna, spero di recuperare qualcosa sulle spese vive, come l’affitto del nuovo laboratorio con spazio espositivo annesso». Braghiroli e moglie si sono trasferiti a Bologna, ma la loro Mirandola, dove prima del sisma avevano la propria sede in centro storico, è sempre nel cuore. «Tornare? Non prima di un anno e mezzo o due – sospira Braghiroli -. Ci vorranno poi diversi anni per ricostruire il tessuto sociale, fondamentale per fare ripartire l’economia». (da.fra.)