Enormi pozze dacqua in strada e sporcizia diffusa
VIGNOLA – Ancora disagi al Borgo Vecchia Corte in località Due ponti a Vignola. Il cantiere, rimasto sospeso per delle note vicende giudiziarie, è abbandonato da anni e ora lo stato di incuria in cui versa inizia a dare problemi e disagi ai residenti della zona. Inoltre, solo pochi metri più in la, si trova una stalla con circa 70 capi di bestiame che producono regolarmente latte per la produzione di Parmiggiano Reggiano, e ora i titolari temono per la loro salute. «Nel cantiere cè acqua stagnante, in estate ci sono molti insetti e in giro potrebbero esserci dei ratti – spiegano -. Inoltre cè del materiale abbandonato a cielo aperto e altri contenitori che contengono chissà cosa». A creare forti disagi è però soprattutto unenorme pozza dacqua che si viene a formare nella strada sterrata durante i giorni di pioggia. In certi casi, raccontano i residenti, si crea un vero e proprio piccolo laghetto che arriva fino a qualche metro in avanti verso la stalla. «Il passaggio delle auto è reso difficile. Quando piove fanno fatica, lacqua è sempre presente, così come il fango». In questi giorni di piogge costanti i problemi si sono accentuati notevolmente. Lacqua piovana scende dal cantiere e secondo i residenti manca un sistema fognante in grado di assorbire lacqua che si viene a formare durante le giornate di pioggia. In alcuni tratti è ben visibile la muffa ai lati del muretto. Il futuro del cantiere però resta pieno di incognite. Realizzato a partire dal 2006 dalla Venere srl per conto della Pro-Crea di San Cesario (entrambe fallite), il cantiere è stato poi sospeso nel 2008 dal Comune di Vignola perché mancava il piano particolareggiato. Per chi aveva già acquistato le villette, in parte già realizzate, iniziò quindi un lungo calvario che si concluse soltanto la scorsa estate quando gli immobili realizzati sono stati finalmente consegnati ai legittimi proprietari. Per il resto del cantiere però regna lincertezza e ora lo stato di abbandono dellarea comincia a dare grossi problemi. Per ironia del destino, pochi metri più avanti si trova la villa dove nel dicembre del 2010 si consumò lefferato omicidio di Sergio Manfredini. Reo confesso del delitto don Giorgio Panini che dallinizio dellanno si trova ai domiciliari presso un monastero in Romagna. ppp