Si sono concluse le indagini relative all’omicidio dell’imprenditore casertano Raffaele Cavaliere, ucciso lo scorso 12 giugno a colpi di cutter. Il socio in affari Pietro Ragazzo è l’unico indagato

Un delitto efferato dettato da una furia omicida quello avvenuto lo scorso 12 giugno a Gaggio di Castelfranco contro Raffaele Cavaliere, l’imprenditore casertano ucciso a colpi di cutter e ritrovato abbandonato nella sua auto all’angolo tra via Mavora e via Emilia. Le indagini si sono concluse e Pietro Ragazzo, il 51enne socio in affari della vittima è l’unico indagato, l’accusa nei suoi confronti è di omicidio volontario. Al suo avvocato è stato notificato l’atto di fine indagini. Dalla relazione della Medicina legale di Modena emerge che il decesso di Cavaliere è stato causato dai colpi a raffica ricevuti dalla vittima su tutto il corpo: 50 tagli in tutto tra braccia, gambe e petto. Tra queste, tre ferite alla gola sarebbero state quelle mortali che avrebbero reciso la giugulare. Pietro Ragazzo si è sempre dichiarato innocente e si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia avvenuto dopo il suo l’arresto. L’attenzione degli investigatori si è concentrata su di lui in quanto i tabulati delle celle telefoniche hanno indicato la sua posizione nei pressi della zona dove è avvenuto l’omicidio. Inoltre l’uomo avrebbe chiamato un conoscente per farsi andare a prendere proprio nel punto in cui è stato ritrovato il corpo senza vita dell’imprenditore