Il Tribunale di Modena ha dichiarato il fallimento dell’azienda di San Cesario Emiliana Rottami. A rischio il lavoro dei 50 addetti ancora in forza, l’attività lavorativa continuerà fino al 30 settembre

Nessun piano industriale è stato presentato da Emiliana Rottami così com’era stato richiesto a seguito della proposta di concordato preventivo con riserva, e per l’azienda di San Cesario è stato quindi dichiarato il fallimento. Le condizioni per non arrivare a questo esito erano state stabilite a novembre e il Tribunale di Modena aveva dato tempo all’azienda fino al 16 gennaio per presentare un piano industriale e dare prova del risanamento dei debiti. Disattesi questi accordi, la dichiarazione di fallimento è arrivata il 6 marzo. Lo scenario si fa complicato per l’azienda che si occupa di servizi per la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti di vetro, fondata nel 1976 e da sempre guidata da Piero Goldoni, che ha sempre evitato commenti su questa vicenda. L’attività lavorativa continuerà fino al 30 settembre 2019, per permettere l’eventuale acquisto della società da parte di un compratore ed è in corso la predisposizione della cassa integrazione straordinaria per crisi per i 50 addetti ancora in forza nell’azienda. Ancora poco si sa sul destino dei cumuli di vetro che da anni sono oggetto di polemiche perché a ridosso dell’A1: si ricorda che circa dieci anni fa Società Autostrade diffidò Emiliana Rottami intimandole di spostare i cumuli a una distanza minima di 25 metri dalla strada, e una nuova diffida è partita a settembre dal gruppo Rinascita Locale. Lo scorso dicembre l’azienda aveva presentato un progetto di copertura delle montagne, ma Autostrade per l’Italia lo aveva bocciato.