Dovrà scontare 5 anni di carcere per omicidio preterintenzionale la donna moldava che confessò di aver picchiato il figlio piccolo fino a causargli la morte. Le manette per la 29enne sono scattate oggi in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Modena

È stata condotta oggi al carcere di Sant’Anna per omicidio preterintenzionale la 29enne moldava condannata per aver percosso il proprio figlio fino a provocargli la morte. Accusata insieme al compagno, la donna nel marzo dell’anno scorso aveva patteggiato una condanna a 5 anni di reclusione, mentre il compagno albanese era stato condannato a 1 anno e 10 mesi di carcere per auto calunnia e omissione di soccorso. La vicenda che ha dato il via al processo risale al gennaio di due anni fa, quando il piccolo, di appena 3 anni e 8 mesi, venne condotto al pronto soccorso del policlinico in condizioni disperate. A nulla servirono gli sforzi dei sanitari di rianimare il bambino, poche ore dopo il suo ingresso ne venne dichiarato il decesso. Notando segni di percosse sul corpicino del piccolo, i sanitari informarono i carabinieri di Modena che recandosi nell’abitazione in via Carlo Sigonio dove il piccolo abitava insieme ai genitori e a una sorellina, riuscirono a ricostruire l’esatta dinamica del delitto. La prima ammissione di colpa arrivò dal compagno della donna, che si era autodenunciato ai militari e alla Procura come responsabile del decesso. Nei successivi interrogatori però la madre ammise le sue colpe e raccontò di aver picchiato lei stessa il figlio, dopo aver più volte discusso col compagno, innervosito dai pianti del bambino. Oggi la Polizia ha tratto in arresto la donna, in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Modena il 25 gennaio.