Sull’inchiesta dei carabinieri di Reggio Emilia denominato Security Danger si è espressa anche la politica modenese dato che l’azione dei militari ha visto coinvolto anche il concerto di Modena Park

Erano stati ingaggiati per sei euro ed erano costretti a turni di lavoro di 15 ore al giorno, senza pause per mangiare o bere. Sono oltre un centinaio i soggetti, tra richiedenti asilo sbarcati da poco in Italia dalla Libia ma anche nomadi e pregiudicati, utilizzati come manodopera in nero per la gestione della security dei grandi eventi tra cui il mega concerto evento di Vasco Rossi. Questo il risultato dell’inchiesta shock dei militari di Reggio Emilia, denominata Security Danger, che ha sollevato diverse reazioni da parte delle forze politiche locali, da Forza Italia, alla Lega e al Pd. Non si è fatta attendere la replica del Partito Democratico, che con una nota diffusa alla stampa ha risposto alle accuse di Luca bagnoli. Nel comunicato il partito ha specificato che l’intera gestione delle feste dell’Unità era stata affidata all’esterno a un’agenzia che ne ha curato tutti gli aspetti, sicurezza compresa. Inoltre il partito si è detto sgomento del risultato dell’inchiesta ma ha ribadito la necessità di tutelare questi soggetti vittime di sfruttamento.

Nel video l’intervista a:
– Andrea Galli, Consigliere Regionale Forza Italia
– Luca Bagnoli, Commissario Cittadino Lega di Modena