Anche l’Emilia Romagna presenterà ricorso alla Corte costituzionale sul Decreto Salvini. Lo ha annunciato il presidente Stefano Bonaccini che ha però specificato come il ricorso non involgerà l’intero impianto della legge

Dopo la Toscana, l’Umbria e Piemonte anche la regione Emilia-Romagna impugnerà il decreto Sicurezza davanti alla Corte costituzionale. La decisione è stata maturata nel corso della seduta della Giunta regionale. Il ricorso non involgerà l’intero impianto della legge, ma le norme che più direttamente riguardano  le Regioni e i Comuni e che stanno generando conflitto e confusione. Ad affermarlo è il governatore Stefano Bonaccini che da sempre ha manifestato forti perplessità sul decreto.   Le preoccupazioni principali del governatore riguardano gli effetti che determina il potenziale conflitto tra norme vecchie ma non abolite e nuove disposizioni, ad esempio in materia di iscrizione all’anagrafe e residenza. Bonaccini allo stesso tempo bacchetta i sindaci intenzionati a ‘disobbedire’, non intendendo applicare il decreto. “Questa legge, come tutte le leggi, ha detto,  va naturalmente applicata-.  Una legge cattiva può essere contrastata e nel caso cambiata, ma non disapplicata.