Dopo anni in cui il progetto si riteneva ormai abbandonato, riemerge la possibile edificazione in via Aristotele. La cementificazione dell’area verde sulle falde acquifere più grosse della Regione. L’Immobiliare Nadia di BPER Banca ha presentato nuovamente il progetto per la costruzione di 250 alloggi

Si riaccendono i riflettori sull’intervento di via Aristotele, il progetto edilizio probabilmente più discusso degli ultimi anni a Modena, insieme a quello delle 550 case di Vaciglio, perché le costruzioni dovevano essere realizzate sopra una delle più grosse falde acquifere della regione da cui dipende, per l’acqua potabile, mezza provincia di Modena, area idrica che disseta 360mila persone. Il progetto fu da più parti bocciato poiché la costruzione degli appartamenti sarebbe stata realizzata all’interno della zona di rispetto dei pozzi che prelevano dal campo acquifero di Cognento, ad ovest della città. Un piano edilizio che prevedeva la cementificazione dell’area verde a protezione dei pozzi nei pressi di via Aristotele. I proprietari dell’area, d’accordo con la giunta modenese, pareva volessero trascurare il limite minimo di distanza delle costruzioni di 200 metri dai punti di prelievo, come previsto dalla legge. Ieri sera il progetto che sembrava ormai abbandonato definitivamente dopo anni di discussione è tornato a fare capolino nella commissione Seta del Consiglio comunale: L’immobiliare Nadia di Bper Banca, ha presentato nuovamente il progetto. Non resta che aspettare e vedere se la richiesta sarà accolta e dato così il via alla cementificazione.