Made in Italy di provenienza sudamericana; è a questo che punta l’accordo di Mercosur e al quale Coldiretti si oppone. Una serie di prodotti nazionali igp prodotti all’estero che andrebbero a penalizzare le produzioni locali che puntano sulla qualità italiana

Non solo Parmiggiano Reggiano o Prosciutto di Parma, a rischio di contraffazione ci sono anche i vini Igp dell’Emilia, tra cui il famoso Lambrusco. Questa la denuncia di Coldiretti Modena in merito all’ultima trattativa che minaccia il settore agroalimentare nazionale e regionale: quello con il Mercosur, il mercato comune dell’America Meridionale. Nell’accordo in atto non è prevista alcuna tutela dell’indicazione geografica dei vini dell’Emilia, una denominazione che nella nostra regione ha avuto origine nei primi anni del Novecento e che riguarda vini prodotti anche nella provincia di Modena con vitigni noti, come il Lambrusco, il Moscato e il Pignoletto. Se l’accordo con il Mercosur venisse approvato, dichiara Coldiretti, verrebbe dato il via libera alla commercializzazione di vini e prodotti a marchio “Emilia” ma non provenienti dalla nostra regione o nazione, bensì prodotti in Argentina e in altri paesi sudamericani.  Come Coldiretti ha già denunciato in passato, ad aprire la strada a questo commercio ‘sleale’ è stato il trattato di libero scambio con il Canada dove sono falsi quasi nove formaggi di tipo italiano su dieci. Questi accordi creano, sempre secondo l’associazione italiana, una situazione di concorrenza scorretta nei confronti del vero Made in Italy dove a rimetterci saranno le produzioni che hanno basato il loro successo sulla qualità dei prodotti italiani.