Per 32 voti ha vinto il no. Il progetto di comune unico è ora bloccato, anche se il referendum era di tipo consultivo
Nessuna fusione, al referendum sottoposto ieri ai cittadini di Lama Mocogno e Montecreto ha vinto il no. Salta così, almeno per ora, il progetto che voleva unire i due comuni sotto un unico nome e una sola amministrazione. I voti decisivi sono stati quelli del comune più piccolo, Montecreto, in cui ha prevalso il no per poche schede: sono stati 286 i voti contrari alla fusione e 254 quelli favorevoli. Ma quei 32 voti sono bastati, perché per dare il via all’unione dei due comuni occorreva che vincesse il sì in entrambi. Alla fine i risultati delle urne hanno visto una maggioranza di voti favorevoli a Lama Mocogno, con 227 sì e 163 no complessivi e una vittoria della fusione in quattro seggi su cinque, ma non a Montecreto. Quest’ultimo ha avuto un’affluenza in percentuale più alta: hanno votato il 68% degli aventi diritto, mentre a Lama l’affluenza è stata del 53,84%. Il progetto di fusione ha ora vita difficile. Meglio parlare di stallo più che di vero e proprio abbandono, perché il referendum di ieri era di carattere consultivo, quindi il no alla fusione uscito dalle urne non è vincolante. Ma l’opinione espressa dalla cittadinanza è chiara. Ora le decisioni sul caso spettano ai due consigli comunali.



































