È una delle grandi opere incompiute dell’Appennino. Dopo più di 20 anni di attesa sono iniziati i lavori preliminari per la realizzazione dei Carrai sulla strada Statale 12 nel Comune di Pavullo
Dopo più di 20 anni di attese e annunci rimasti lettera morta ci siamo, l’avvio dei cantieri per la realizzazione del progetto stradale dei Carrai, sulla Strada Statale 12 a Pavullo, è realtà. In questi giorni sono iniziati i lavori preliminari legati alla bonifica del terreno. Lavori che già forniscono una indicazione visiva di massima del nuovo tracciato da 800 metri che dal km 139, 3 al 140,4, da acquabona all’innesto con via Dante Alighieri risagomerà e smusserà quella sequenza di curve con un importante dislivello che da decenni, soprattutto in ogni inverno, si trasforma in un calvario per migliaia di automobilisti bloccati da code provocate da mezzi pesanti intraversati o da mezzi che in caso di neve provano il passaggio senza pneumatici adeguati. Un tratto che anche quest’anno, proprio per questi problemi, è stato chiuso e in occasione di gelo e abbondanti nevicate. Il rischio più grande è quello legato alla difficoltà di passaggio dei mezzi di emergenza, in caso di maltempo, in un tratto fondamentale per il collegamento tra la montagna e la pianura. Ma il prossimo inverno potrebbe essere l’ultimo con questi problemi. Nel maggio scorso è stipulato il contratto dei lavori da 5 milioni di euro affidato da Anas, ente competente per la Statale 12, al Consorzio Stabile Modenese. Il tracciato sarà completamente ridisegnato sulla base del progetto elaborato dal Comune di Pavullo. Le curve più repentine saranno eliminate, rendendo il tratto più lineare e con dislivello più regolare. In questi giorni i primi paletti che definiscono il tracciato sul quale si stanno svolgendo rilievi e operazioni di bonifica del terreno. Operazioni preliminari all’avvio del cantiere per la costruzione del nuovo tratto che dovrebbe essere consegnato a settembre, al termine della stagione estiva. Sono 504 i giorni previsti di lavori, che tengono conto anche degli inevitabili stop legati alla stagione invernale. L’auspicio è che l’inverno prossimo non sia così impegnativo, sotto il profilo meteo e delle nevicate, come quello precedente, per raggiungere l’obiettivo di onsegnare la nuova opera completa entro il l’inverno del prossimo anno.