Per la prima volta dopo anni di difficoltà, la Provincia di Modena ha approvato quest’anno un bilancio con un disavanzo da milioni di euro. Che per la prima volta consente di garantire investimenti con risorse proprie
Il limbo istituzionale che dalla riforma incompiuta del 2014 ha tenuto sospeso le province tra la possibile cancellazione e la speranza di una riorganizzazione, aveva portato ad una sopravvivenza forzata dell’ente. Tenuto in vita da risorse provenienti soprattutto da altri enti, anche partecipati, come autobrennero e dalle imposte, prima fra tutte quella sulle immatricolazioni, meglio conosciuta come IPT. Un periodo fatto di tagli, mancati trasferimenti e prelievi di risorse dallo stato che, pur con una gestione oculata dei conti, non lasciava margini di investimento. Per questo, quest’anno, un disavanzo di 4 milioni di euro, nel bilancio per il 2018, viene salutato con grande soddisfazione, perché segno di un ente che può tornare ad investire con risorse proprie. 4 milioni non sono certo una gran cifra soprattutto per quei settori strategici che costituiscono gli assi portanti di competenze della provincia, ma sufficienti per garantire continuità a quegli interventi già avviati nel 2017 e nel corso dell’anno.
































