Con la salvezza ormai in cassaforte oggi alle 17,30 il Carpi recupera la sfida col Venezia saltata un mese fa per la morte di Davide Astori

Un mese fa, quando si sarebbe dovuto giocare Carpi-Venezia, quota 50 per la squadra biancorossa era ancora tutta da conquistare. Sono passate 5 gare fra il rinvio di allora, dovuto alla morte improvvisa del capitano della Fiorentina Davide Astori, e il recupero fissato per oggi alle 17,30 allo stadio Cabassi. In mezzo il Carpi ha conquistato 10 punti, mettendosi a viaggiare a 2 di media a partita, e ha praticamente archiviato la pratica salvezza. Per questo il big match di oggi può aprire nuovi scenari nella stagione della squadra di Calabro, che a 10 turni dalla fine ha le carte in regola per provare a dare la caccia ai playoff. La zona spareggi dista appena 2 punti e l’ottavo posto è occupato proprio dalla squadra di Inzaghi. Ci sono dunque tutte le premesse perché questo Carpi-Venezia, che ritorna addirittura 27 anni dopo l’ultima sfida del marzo 1991 in C1, possa far divertire chi sceglierà il Cabassi per Pasquetta. Calabro ha in mente una squadra molto simile a quella che ha piegato la Ternana: senza i soliti Mbakogu, Belloni e Nzola, il tecnico recupera Brosco in difesa ma dovrebbe riproporre per dieci undicesimo la squadra di giovedì. L’unica novità prevista è in attacco, dove Concas scalpita per prendere una maglia al fianco di Melchiorri, anche perché Sabbione, pur convocato, è ancora acciaccato. Nel Venezia non c’è l’ex canarino Andelkovic, pilastro della difesa a tre lagunare, mentre Inzaghi ritrova Audero, Garofalo e anche Geijo rispetto alla sconfitta di giovedì sera subita a Frosinone.