Nei giorni scorsi si è tenuto in Regione un nuovo tavolo di monitoraggio sulla vertenza della Castelfrigo. A sei mesi dal licenziamento sono ancora 45 i lavoratori ancora senza occupazione, e intanto continua il presidio davanti ai cancelli dell’azienda
Torna di nuovo all’attenzione il caso dei 127 soci-lavoratori delle cooperative Workservice e Ilia D.A che fornivano manodopera in appalto all’azienda Castelfrigo di Castelnuovo Rangone, licenziati a fine 2017. Nei giorni scorsi si è tenuto in Regione l’ennesimo tavolo, per la ricollocazione dei lavoratori a cui erano presenti gli assessori regionali Palma Costi e Massimo Mezzetti, il sindaco di Castelnuovo Rangone, Massimo Paradisi e Roberto Solomita per la Provincia di Modena insieme alle associazioni di categoria e alle organizzazioni sindacali, dal quale è emerso che sono quarantacinque i lavoratori ancora senza occupazione, anche se la quasi totalità ha fatto almeno un colloquio di lavoro e alcuni sono in attesa di una risposta. Alcuni lavoratori continuano il presidio all’esterno dei cancelli dell’azienda di Via Salvator Allende.
Nel video intervista a Artan Blliku, ex lavoratore Castelfrigo






































