A Bologna sono state presentate ieri le novità introdotte dal nuovo Codice nazionale di Protezione Civile, approvato nel dicembre scorso. Le modifiche riguardano soprattutto la gestione delle emergenze

Nuove risorse in arrivo e l’introduzione di procedure più rapide per definire lo stato di emergenza, queste alcune delle novità alla base del nuovo Codice nazionale di Protezione civile, approvato il 29 dicembre scorso dal Consiglio dei ministri e presentate a Bologna presso il Consiglio Nazionale delle ricerche con l’obiettivo di migliorare la gestione delle emergenze. Nello specifico le emergenze di rilievo nazionale saranno affrontate in tre fasi: prima la dichiarazione dello stato di mobilitazione, che consente un intervento del sistema nazionale anche in fase preventiva; poi la Dichiarazione dello stato di emergenza, con la definizione di un primo stanziamento per le attività di soccorso e di assistenza alla popolazione e infine l’individuazione delle ulteriori risorse necessarie per proseguire le attività, a seguito della valutazione dell’effettivo impatto dell’evento. Il nuovo codice prevede novità anche per quanto riguarda la durata della dichiarazione di stato di emergenza che raddoppia da 12 a 24 mesi. Infine è stato introdotto un coordinamento delle norme in materia di volontariato, definendo in maniera più chiara i gruppi comunali di protezione civile e dando risalto alla partecipazione dei cittadini.