Omicidio di Lame di Zocca. Angelo Rainone resta in carcere, anche se il fermo non è stato convalidato. Il giudice ha disposto per lui la misura cautelare per gravi indizi a suo carico. Il 58 è accusato del duplice omicidio dei fratelli Ugo e Breno Bertarini
Non è stato convalidato il fermo di Angelo Rainone, il presunto autore del duplice omicidio di Zocca, avvenuto lo scorso 26 febbraio. Per l’uomo, in ogni caso, il giudice ha disposto la misura cautelare del carcere per gravi indizi a suo carico. Dopo che ieri gli avvocati dell’uomo avevano chiesto il rigetto della convalida del fermo e, anche, una misura alternativa alla detenzione, con la motivazione della mancanza dei requisiti e cioè il pericolo di fuga e la reiterazione, il giudice ha deciso di applicare la misura, lasciando l’uomo dietro le sbarre in quanto presunto colpevole dell’uccisione del suocero Ugo Bertarini, di 73 anni, e del fratello Breno Bertarini, di 70. Oggi dovrebbe svolgersi l’autopsia sul corpo delle due vittime, uccise entrambe con una quindicina di colpi di roncola, concentrati per lo più sulla testa e sul collo. Secondo la ricostruzione l’omicidio è avvenuto all’interno della stalla in prossimità dell’azienda agricola San Giacomo a Lame di Zocca, presumibilmente la mattina del 26 febbraio, il giorno prima del ritrovamento dei cadaveri. Il movente del delitto pare essere di tipo economico. A ritrovare i corpi senza vita dei due settantenni è stata proprio l’ex moglie del presunto omicida.





































