L’attaccante neroverde Domenico Berardi è alla sua peggior stagione in Serie A. I soli 2 gol messi a segno in campionato e il record di cartellini rossi sono l’emblema dell’involuzione di un talento che stenta a decollare

Che la sua stagione non fosse da ricordare, lo si era capito da tempo. Ma il cartellino rosso incassato con la Lazio, l’ennesimo della sua breve carriera che ne fa l’attaccante più indisciplinato del nostro campionato, rimarca ancora di più la preoccupante involuzione di Mimmo Berardi. Come se non bastasse, prosegue inesorabile la sua astinenza da gol. Due le misere reti segnate in questa stagione, quella inutile su rigore proprio contro la Lazio nel match di andata e quella al Mapei nell’ 1-1 con il Torino. Chissà se il giovane calabrese stia pensando ancora ai bei tempi ormai andati passati col mentore Di Francesco o se in lui, dopo le numerose possibilità di lasciare il Sassuolo per lidi di un certo calibro come quelli di Torino sponda Juventus, Milano sponda Inter o la stessa Roma dove avrebbe raggiunto il suo padre calcistico. L’unica grande certezza è che l’involuzione che sta attraversando Berardi è preoccupante. Uno dei prospetti migliori del calcio italiano fino a poco tempo, si è probabilmente perso oggi in una dimensione di provincia che lo ha chiuso e intristito. Il talento resta fuori discussione, ma la convocazione per lo stage della nuova Nazionale sembra davvero l’ultima spinta per rimanere in carreggiata e per non perdere un possibile crack del calcio italiano.