A quattro anni dall’alluvione del 2014 privati e imprese hanno ricevuto i contributi per i danni subiti. Conclusi 115 cantieri per la messa in sicurezza idraulica, ma siamo solo ad un terzo degli investimenti previsti. Il punto sui lavori fatti è stato fatto oggi in provincia
A quattro anni dall’alluvione del 2014, che provocò la rottura degli argini a San Matteo del fiume Secchia, tutti i danni alle imprese e alle abitazioni sono stati rimborsati. Si sono conclusi 115 cantieri per le opere pubbliche e 30 interventi di messa in sicurezza e difesa idraulica sono stati avviati o in corsi di progettazione. Restano tante le opere idrauliche lungo gli argini dei due fiumi modenesi che devono essere realizzate. Solo un terzo degli investimenti previsti, infatti è stato portato a termine. Il punto della situazione degli interventi, effettuati da Aipo, è stato fatto oggi in provincia. Tra il 19 e il 20 gennaio del 2014 la rottura degli argini del fiume Secchia portò all’allagamento di paesi, campagne e abitazioni tra Medolla, Bomporto, San Felice e Bastiglia. Ed è proprio a Bastiglia che Oberdan Salvioli perse la vita travolto dalla furia dell’acqua mentre aiutava i vigili del fuoco a prestare soccorso a bordo del suo gommone. E domani alle 17:30 in piazza Repubblica i suoi compaesani omaggeranno questo sacrificio con una targa in suo onore.
Nel video l’intervista a Ing. Ivano Galvani, Dirigente Aipo



































