Dopo i picchi di inquinamento atmosferico raggiunto nei giorni del Natale, pioggia e vento hanno riportato i valori di PM10 sotto i livelli di guardia. Quella di ieri è stata una delle giornate migliori dell’anno

Da un estremo all’altro. Ormai come le condizioni meteo ci hanno abituati. Anche la concentrazioni di inquinanti ha toccato picchi estremi, in negativo ed in positivo, nell’ultima settimana che attraversato le feste natalizie. Se i giorni della vigilia e del Natale avevano registrato l’allarme rosso a Modena così come in tutta la provincia e con il picco della centralina di via giardini che misurava 91 microgrammi per metro cubo nella concentrazione di polveri sottili, quasi il doppio rispetto alla soglia limite dei 50, e con valori limite ampiamente superati anche a Carpi, Sassuolo, Fiorano e Mirandola, la situazione è repentinamente cambiata a partire dalla giornata di Santo Stefano. Con valori sempre al limite ma in calo per poi cambiare drasticamente in meglio con l’arrivo di pioggia e vento di mercoledì. Concentrazione di inquinanti crollate anche nel punto più critico di tutta la provincia, quello di via giardini a Modena, dove i valori si sono riportati di 10 punti sotto la soglia ieri giovedì, con condizioni di aria praticamente salubre nel resto della provincia. Con un minimo a Carpi dove la centraline di via remesina ha registrato una concentrazione di PM10 addirittura sotto la soglia misurabile dei 5 microgrammi. Una possibilità solo temporanea per tirare è il caso di dirlo, un sospiro di sollievo, che rischia di essere nuovamente soffocato guardando il bilancio di un 2017 davvero e nuovamente pessimo per il numero di giornate superinquinate. Il superamento dei valori limiti che l’Unione europea impone a 35 in un anno è stato ampiamente superato in tutte le località della provincia dove è attiva la rete di monitoraggio Arpae. E qui il record poco invidiabile spetta ancora a Modena con la centralina di via giardini che nel 2017 ha registrato 83 giornate di superamento rispetto alle 35 consentite.