Lo stabilimento della Maserati si ferma ancora, è stata annunciata una nuova cassa integrazione per i lavoratori in produzione. Si teme per il futuro dell’azienda

Nuovo allarme della Fiom-Cgil sulla situazione dello stabilimento Maserati di Modena. Dopo l’incontro tra la direzione e le organizzazioni sindacali è stata annunciata l’apertura di un nuovo periodo di cassa integrazione per i lavoratori in produzione, che va dal 15 dicembre al 22 dicembre. A queste date si aggiunge la chiusura collettiva dell’azienda per le festività natalizie: con il risultato che il fermo produttivo dell’azienda andrà dal 15 dicembre al 7 gennaio 2018. I sindacati giudicano in maniera negativa questo lungo periodo di stop, non tanto per la cassa integrazione, quanto per la mancanza di un piano produttivo a medio lungo termine che preveda la produzione di uno o più nuovi modelli a Modena per mantenere il numero di occupati attuale. Secondo la Fiom/Cgil è urgente un incontro sul piano industriale soprattutto in vista del fatto che i volumi produttivi previsti nel 2018 saranno simile al 2017, situazione che non lascia ben sperare sul rilancio dello stabilimento modenese visto che nel corso del 2017 è stato fatto ricorso per 5 mesi ai contratti di solidarietà e dall’ agosto 2015 ad oggi, l’azienda ha utilizzato 6,5 mesi di ammortizzatori sociali dei 24 mesi a disposizione sino a settembre 2020, e ciò insieme alla mancanza di prospettive produttive e di nuovi modelli, rafforza i motivi di preoccupazione.