Si chiuderà con ogni probabilità oggi l’avventura modenese per gli attuali componenti del Modena. L’Azionariato Popolare acquisirà nel pomeriggio le quote del club da Aldo Taddeo, ma non potrà saldare gli stipendi di luglio e agosto per ottemperare ai termini della messa in mora
Andrea Gigliotti a Milano, il presidente della Lega di Serie C, Gabriele Gravina, a San Damaso nell’ultimo giorno di lavoro per l’attuale formazione del Modena. Scade oggi, infatti, il termine relativo alla messa in mora per il pagamento degli stipendi arretrati di luglio e agosto, decisione presa ormai venti giorni fa dai giocatori a seguito delle difficoltà che hanno fatto sprofondare il club nel baratro, portandolo ormai alle soglie del fallimento. Da domani tutti i calciatori di proprietà del Modena potranno iniziare le procedure di svincolo e non scenderanno in campo a Santarcangelo dopo lo sciopero annunciato nei giorni scorsi. Fallito il tentativo di salvataggio dell’imprenditore varesino Aldo Taddeo, ora a provarci è l’Azionariato Popolare, che però non pagherà entro sera le due mensilità alla squadra come anticipato da Andrea Gigliotti nei giorni scorsi. Difficile se non impossibile anche saldare i 160mila euro circa per la riapertura del Braglia entro mercoledì, al netto di una solidità economica che per ora non è stata comprovata dalla presenza di imprenditori forti alle spalle dell’Azionariato. Oggi la squadra dirà dunque la parola fine, in ballo rimane la possibilità di schierare domenica la formazione Berretti e l’attesa per i ricorsi relativi ai due 0-3 a tavolino con Mestre e Albinoleffe che verranno discussi giovedì.



































