Per la quinta volta nelle ultime 7 giornate il Carpi a Terni è rimasto a secco. Un problema che si riflette nella classifica: l’attacco biancorosso con 8 gol è il peggiore della B
Dove è finito il Carpi champagne ammirato ad agosto? O quello ermetico che ai primi di settembre vinceva col minimo scarto senza subire reti? Anche a Terni la squadra di Calabro ha confermato tutte le sue difficoltà ad andare in rete. Lo 0-0 del Liberati è in pieno trend dell’ultimo mese e mezzo, visto che dopo i 5 gol segnati nelle prime 5 gare, nelle successive 7 i biancorossi sono rimasti per 5 volte a secco. La doppietta di Jelenic al Cesena è l’eccezione che conferma la regola, unica volta in campionato che il Carpi ha segnato più di un gol. I numeri sono inequivocabili: con appena 8 reti segnate quella di Calabro è la squadra col peggiore attacco della B, l’unica fra le 22 che non è in doppia cifra nella casella delle reti segnate. Un problema che si riflette sulle prestazioni, perché se a Terni e Vercelli, le ultime due trasferte chiuse con altrettanti pareggi, la fase difensiva ha retto bene, in attacco si produce col contagocce. In Piemonte a referto era rimasta la conclusione di Mbakogu di poco fuori nel finale, in Umbria nemmeno quella, con un desolante zero nella statistica delle occasioni. Mbakogu dopo l’ottimo avvio si è inceppato e non segna da 7 gare. Malcore dopo le prime due reti a Novara e Salernitana ha giocato solo un’altra volta da titolare e spesso resta per 90′ in panchina. Nzola invece ha bisogno ancora di carburare dopo la lunga squalifica. E così il problema del gol rischia di essere un pesante fardello per i biancorossi.






































