La Polizia di Stato ha accertato che le violenze erano ripetute e che andavano avanti dal 2016. Il 36enne nigeriano, che lo scorso 11 settembre aveva picchiato la moglie incinta al settimo mese di gravidanza, è stato allontanato dalla residenza familiare

Violenze che andavano avanti ormai dallo scorso anno, che hanno raggiunto il culmine la scorsa settimana e hanno portato all’allontanamento dell’uomo, un nigeriano di 36 anni, dalla residenza familiare. Si è conclusa così, in attesa del processo, una storia di angherie e umiliazioni come è stata definita dalla Questura di Modena che ha visto sfortunata protagonista la moglie dell’uomo, incinta al settimo mese, che si è ritrovata con lesioni guaribili in quindici giorni. Un episodio che aveva portato anche il Procuratore capo di Modena, Lucia Musti, a lanciare un appello alle donne, spiegando l’importanza di denunciare questi abusi. La nigeriana, infatti, nonostante tutto non ha voluto sporgere querela verso il marito e le Forze dell’Ordine hanno potuto procedere incriminando l’uomo solo grazie all’aggravante dei futili motivi. Lo screzio che ha portato all’aggressione della scorsa settimana, infatti, è nato poiché la donna non ha voluto consegnare il cellulare al marito. Da qui sono partite anche le indagini della Squadra Mobile che hanno accertato i ripetuti episodi di violenza e la decisione del Tribunale di Modena di allontanare il 36enne dalla residenza di famiglia.