La Questura di Modena ha applicato per la prima volta il provvedimento di Daspo Urbano nei confronti di un 36enne nigeriano sorpreso a spacciare di fronte ad un esercizio pubblico nei pressi della stagione. L’uomo non potrà più avvicinarsi alla zona per due anni
Dopo Sassuolo, primo caso in provincia ed uno dei primissimi anche in Emilia Romagna, la Questura di Modena ha notificato il primo Daspo Urbano in città. Il provvedimento è stato applicato per un nigeriano di 36 anni, domiciliato a Parma, sorpreso a spacciare nei pressi di un esercizio pubblico in zona stazione. Il decreto sulla sicurezza, convertito in legge lo scorso aprile, prevede questa nuova possibilità per contrastare soprattutto i fenomeni legato allo spaccio degli stupefacenti e può essere richiesto nei casi di particolare recidività. Un tema all’ordine del giorno sotto la Ghirlandina, ancor di più nell’ultimo periodo specialmente per quanto riguarda proprio la zona stazione, ma anche viale Gramsci e Parco XXII Aprile. In questo caso l’uomo era stato arrestato lo scorso 3 agosto e condannato a due anni di reclusione, ma dopo esser tornato libero è stato oggetto del provvedimento che lo obbligherà a stazionare lontano da via Crispi, via Nicolò l’Abate, via Mazzoni, Piazza Dante nonché i locali interni ed esterni della stazione ferroviaria. Nel caso in cui queste disposizioni fossero violate scatterà una sanzione amministrativa dai 10 ai 40mila euro.
Nel video l’intervista alla Dott.ssa Maria Laura Barbera, Dirigente Divisione Polizia Anticrimine





































