Aumentano gli sfratti in città. Da un’indagine dell’Unione Inquilini di Bologna, che prende in esame i dati del Ministero dell’Interno, nella nostra provincia si è registrato un +25,59% rispetto al 2015

L’Unione Inquilini di Bologna contro le politiche abitative della Regione, giudicate fallimentari a causa dei dati complessivi del 2016 che vedono un incremento degli sfratti esecutivi, +6,77%, e delle richieste di esecuzioni, +3,26% in Emilia Romagna. I numeri emergono dall’indagine condotta sfruttando le comunicazioni sul tema provenienti dal Ministero dell’Interno, numeri che vedono impennarsi gli sfratti a Modena, provincia nettamente in vetta alla graduatoria della nostra regione con un +25,59% rispetto all’anno precedente. Nella propria analisi l’Unione Inquilini segnala che ad essere presi in considerazione sono solamente gli sfratti eseguiti dalla forza pubblica e che all’appello mancano quindi tutti coloro che decidono di abbandonare l’abitazione autonomamente. Dal canto suo nei giorni scorsi la Regione aveva pubblicato una propria analisi sulla popolazione nel 2016, individuando a sua volta il crescente disagio abitativo a causa dell’aumento dell’incidenza delle spese per l’abitazione sul reddito personale. Si parla di un raddoppio degli sfratti, da 3.500 a poco meno di 7.000, dal 2001 al 2014 e di questi oltre il 30% avvenuti per morosità da parte degli inquilini.