Oltre alle cinque imprese già sottoposte ad indagine si aggiunge ora anche la Marchesini Group di Carpi inaugurata lo scorso ottobre
di Giuseppe Leonelli

Si allarga l’inchiesta cemento-farlocco che vede coinvolta la Aec costruzioni dell’ex presidente Ance Zaccarelli, indagata insieme alla Betonrossi e alla Industria Cementi Giovanni Rossi per associazione a delinquere e truffa ai danni dello Stato. Come riferisce la Gazzetta di Modena di oggi, alle imprese già coinvolte come vittime nel primo filone di inchiesta (la Zimor di Finale, la Medica di Medolla, l’Off Mecc di Mirandola, l’Agritecnica di San Felice e l’Acetum di Cavezzo) si sono aggiunte altre costruzioni. In particolare a Carpi sono state fatte accurate verifiche alla Marchesini Group, inaugurata in ottobre e di proprietà di Maurizio Marchesini, presidente regionale di Confindustria. Parliamo di un impianto da 14mila metri quadrati di superficie costato 14 milioni di euro. Gli investigatori ipotizzano che il calcestruzzo utilizzato da Aec per realizzare l’opera sia al di sotto delle soglie minime per la sicurezza antisismica. Davanti al gip, che prenderà in considerazione soltanto le posizioni di Zimor, Agritecnica, Acetum e Marchesini Group, finiranno anche due fienili costruiti nel Ferrarese, che risultano di proprietà di Ennio Manuzzi, ex presidente di Confindustria Ferrara e titolare della ceramica Sant’Agostino, stabilimento distrutto dal sisma del 2012 sotto le cui macerie morirono Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni. Tutto questo mentre si attendono gli esiti degli accertamenti sui carotaggi di fine maggio alle scuole Frassoni di Finale Emilia e mentre Aec (nel cui collegio dei revisori siede la moglie di Muzzarelli, Alessandra Pederzoli) prosegue i lavori da oltre 3 milioni di euro, appaltati dalla Provincia sempre del presidente Muzzarelli, per la realizzazione del ponte sul fiume Panaro a Bomporto.