La Corte dei conti dell’Emilia Romagna ha condannato al risarcimento del danno erariale 26 consiglieri regionali tra cui il modenese Enrico Aimi che dovrà a pagare a metà con l’allora capogruppo del PDL 17.673 euro
La Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna col collegio presieduto da Donato Maria Fino ha condannato al risarcimento del danno erariale 26 consiglieri regionali in carica nella passata legislatura: i fatti contestati vanno dal 2011 al 2012. La decisione è il primo esito contabile degli accertamenti delle Fiamme Gialle sulle spese messe a rimborso dai consiglieri. Le condanne vanno da 1500 a 33 mila euro, ma alle cifre contestate va tolto il 15% e l’ammontare va diviso tra consigliere e capogruppo. Come noto, sempre sulle spese in Regione sono in corso anche processi penali.
Tre i consiglieri modenesi coinvolti nella sentenza della Corte dei Conti: Andrea Leoni e Luciano Vecchi che oggi non siedono più sui banchi di viale Aldo Moro ed Enrico Aimi, tuttora consigliere regionale di Forza Italia. A Leoni sono contestate spese per 35.683 euro: in base alla sentenza “la documentazione allegata dal consigliere” per giustificare le spese è solo una “mera autodichiarazione”. Enrico Aimi è stato condannato sempre a metà con l’allora capogruppo a pagare 17.673 euro. In questo caso le spese contestate ammontavano a 20.792 euro: la Corte dei conti sottolinea in particolare i 200 euro pagati in un ristorante di Modena per un incontro con consiglieri provinciali che “si sarebbe potuto tenere in sede istituzionale” e i 672 euro spesi per un viaggio a Roma per un convegno sul clima. Per la corte tale somma “desta particolare perplessità in considerazione non solo all’evidente antieconomicità rispetto a uno spostamento individuale con il mezzo ferroviario, in spregio a qualsiasi principio di sobrietà, ma anche per la non attinenza con le funzioni esercitate”. Vecchi dovrà invece pagare, a metà col suo ex capogruppo Monari, 7.217,36 euro.






































