Estorcevano denaro agli imprenditori per calmare i lavoratori in subbuglio in nome della ‘pace sociale’. Questo è il nuovo sconvolgente scenario che emerge relativamente alle proteste dei lavoratori del comparto carni: la Polizia di Stato ha arrestato due persone
Una richiesta di novantamila euro per riportare la tranquillità in azienda tra i lavoratori. Gli scioperi e le proteste degli scorsi mesi nel comparto lavorazione carni avevano fatto emergere un quadro apparentemente nitido della situazione, che però ora è completamente rivoluzionato dall’operazione portata a termine dalla Polizia di Stato che ha tratto in arresto un esponente di spicco nazionale del sindacato ‘Si Cobas’, Aldo Milani, ed un responsabile di una società di consulenza sindacale non residente in zona del quale, però, non è ancora filtrata l’identità. I due si sono resi protagonisti di una sorta di richiesta di ‘pizzo’ ai fratelli Levoni dopo gli scontri all’interno dell’azienda Alcar Uno risalenti allo scorso novembre. Novantamila euro, da pagare in più tranche, in nome della pace sociale.
Il 13 gennaio la denuncia da parte degli imprenditori e ieri l’arresto dei due responsabili, colti in flagrante dopo aver incassato cinquemila euro come primo acconto per tutta l’operazione. L’accusa formulata è quella di concorso in estorsione, ma il procedimento non è chiuso e altre persone potrebbero essere coinvolte nella vicenda. Dalle indagini, inoltre, si ipotizza che questo non sia stato un caso isolato e che la pratica illegale possa aver coinvolto altre realtà ed altri imprenditori.
Nel video le interviste a:
– Lucia Musti, Procuratore Capo di Modena
– Marcello Castello, Capo Squadra Mobile Polizia di Stato






































