Dal Gup del Tribunale di Modena sentenza di non luogo a procedere: tutti prosciolti, sia la cooperativa sia i suoi ex dirigenti

Tutti prosciolti: Cpl Concordia e i suoi ex dirigenti, tra cui l’ex presidente Roberto Casari, non commisero nessun reato nelle procedure per l’installazione di pannelli fotovoltaici in Puglia. Il fatto non sussiste, non c’è nemmeno da andare a processo, secondo il Giudice dell’udienza preliminare di Modena, Andrea Romito, che ha emanato sentenza di non luogo a procedere per tutti gli imputati: 23, fra persone fisiche e aziende. Respinta la tesi sostenuta dalla Procura al termine delle indagini, condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dal procuratore capo Lucia Musti e dal sostituto Marco Niccolini. L’ipotesi di accusa era che la Cpl Concordia, tramite alcune società controllate, avesse fraudolentemente frazionato tre parchi fotovoltaici in impianti più piccoli per eludere la procedura di autorizzazione da parte della Regione Puglia e per ottenere maggiori contributi pubblici. Gli impianti finiti nel mirino erano otto, tutti in provincia di Bari. I presunti illeciti si sarebbero consumati a partire dal 2007, per una maxi-truffa stimata dagli inquirenti 16 milioni di euro: somma che era stata sequestrata alla cooperativa. Per il Gup, però, nessuna di queste accuse era fondata. L’inchiesta era partita nel 2015: l’anno nero della Cpl Concordia, nel quale la cooperativa fu al centro di diverse inchieste. Gli altri procedimenti, tra cui spicca quello sulle presunte tangenti per il metano a Ischia, sono ancora aperti. Cpl accoglie con “soddisfazione”, il proscioglimento sul caso fotovoltaico, che, sottolinea in una nota la cooperativa, “conferma l’assoluto rispetto da parte nostra delle norme al tempo vigenti”. Soddisfatti anche i legali dell’ex presidente Roberto Casari, che dopo diversi mesi agli arresti, da circa un anno è tornato in libertà. “Il sospetto che all’interno della vecchia Cpl ci fosse un’associazione a delinquere – dicono – è stato sconfessato totalmente al primo vaglio giurisdizionale”.