Sono stati tutti rinviati a giudizio i quattro imputati per il crollo della palazzina ex Diagnosi e Cura. Questo è l’esito dell’udienza preliminare di ieri mattina in Tribunale

Andranno tutti a processo con l’accusa di crollo colposo i quattro imputati per il crollo della palazzina ex Diagnosi e Cura del Policlinico di Modena risalente all’aprile 2013. Lo ha stabilito ieri l’udienza preliminare tenutasi presso il Tribunale cittadino, che ha rinviato a giudizio Stefano Zaccarelli, ex presidente della AeC e legale rappresentante appunto della ditta che svolgeva i lavori, il responsabile del cantiere Mirko Ferraresi, l’architetto Alba Bassoli e l’ingegnere Giancarlo Guidotti. Per il 14 novembre prossimo è fissata la prima udienza del processo dove si inizierà anche a discutere delle singole responsabilità degli imputati, argomento che fino ad ora non è stato oggetto di dibattito. Al centro degli interrogativi della Procura, poi, rimangono le cause del crollo e i possibili collegamenti con i lavori in corso nel cantiere che venne aperto in quel periodo. Per altro questa fu la ricostruzione fatta dalla stessa Ausl, secondo cui la palazzina doveva essere oggetto di ristrutturazione poi, una volta accertata la mancanza di condizioni di piena sicurezza per lo svolgimento dei lavori, si optò per la demolizione controllata che mai avvenne proprio a causa del cedimento della stessa struttura durante i preparativi.