Il contratto non sarà prorogato: il procedimento con rito abbreviato lascia BolognaFiere. Proseguirà o nel tribunale di Bologna o in Corte d’Appello

Il processo Aemilia si prepara a traslocare. A fine mese scade il contratto di affitto degli spazi alle Fiere di Bologna e non ci sono le condizioni per prolungare la locazione. Il procedimento proseguirà, quasi certamente, in una delle aule del tribunale di Bologna, ma sarà necessario uno sforzo organizzativo non indifferente, considerate le oltre 200 persone coinvolte tra imputati, avvocati, magistrati e parti civili e la necessità di predisporre collegamenti in videoconferenza con le carceri di massima sicurezza nelle quali sono reclusi gli imputati al 41bis. Del resto, si parla del più grande processo per mafia mai celebrato al Nord. Il trasloco, peraltro, riguarderà solo il procedimento in corso con rito abbreviato, che vede alla sbarra per la precisione 71 imputati, tra cui il costruttore di San Felice Augusto Bianchini e l’ex responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Finale Giulio Gerrini. Il processo con rito ordinario inizierà, come noto, tra un mese esatto, il 23 marzo, a Reggio Emilia. Nel procedimento abbreviato, svolto fin qui nel padiglione 19 di BolognaFiere, allo stato attuale siamo nella fase degli interventi dei difensori, ma le eventuali repliche dei pm della Dda e la lettura delle sentenze avverranno in un altro luogo. Le uniche alternative possibili sembrano essere il Tribunale felsineo o la Corte d’Appello.