Virus che bloccano il pc e ricatti a sfondo sessuale: il Rapporto 2015 della Polizia Postale. Tra le vittime diverse aziende di spicco

La Rete Internet offre nuove opportunità anche ai criminali. Truffe, estorsioni e bullismo viaggiano sempre più spesso online. E a farne le spese non sono solo giovani o privati cittadini, ma pure le aziende. Anche a Modena. E’ quanto emerge dal rapporto della Polizia Postale provinciale sull’attività svolta nel corso del 2015.

Tra i fenomeni più diffusi spiccano il Virus Criptolocker e la Sex Extorsion. Il primo consiste in un virus informatico che blocca il computer: al proprietario viene inviata poi una richiesta di denaro in cambio dell’antidoto per far ripartire la macchina. Nel 2015, in provincia di Modena, le denunce per questo tipo di episodi sono state 17, alcune delle quali partite da imprese conosciute nel panorama economico locale. La Sex Extorsion si ha, invece, quando una persona viene registrata con la webcam a sua insaputa durante un incontro sessuale online: anche qui la persona viene poi raggiunta da una richiesta di denaro per evitare la pubblicazione del video in Rete. 16 le querele presentate a Modena nel 2015 per casi come questo. Senza contare ovviamente i numerosi episodi che non vengono denunciati.

La Polizia Postale segnala, poi, il fenomeno del Man in the Middle: il criminale, in questo caso, riesce ad intromettersi nella comunicazione online tra due aziende sostituendosi ad una delle parti, disponendo ordinativi e ottenendo così le coordinate bancarie e altri dati sensibili. Otto le imprese modenesi che hanno sporto denuncia l’anno passato. In totale, fra ricatti, truffe e diffamazioni, la Polizia Postale provinciale ha raccolto, nel 2015, 523 querele. A livello nazionale, a destare allarme sono soprattutto pedopornografia e il cosiddetto cyber terrorismo. Nel nuovo millenio il primo campo minato per la sicurezza di ognuno di noi è quello invisibile di Internet.