Due anni di contratto: la Rossa avrà un dream team
«La Scuderia Ferrari comunica di aver raggiunto un accordo di collaborazione tecnicoagonistica con Kimi Raikkonen. Il pilota finlandese affiancherà Fernando Alonso per le prossime due stagioni sportive»: eccolo qui, previsto e prevedibile, il comunicato stampa con cui ieri la Ferrari ha ufficializzato quanto era ormai già stato scritto da tutti, vale a dire lingaggio di Kimi Raikkonen, che tornerà alla guida di una Rossa dopo laddio del 2009. Il comunicato stampa, che è stato preceduto da un «bentornato Kimi!» che la scuderia aveva postato sul proprio profilo Twitter, conferma anche la durata del contratto già emersa nelle indiscrezioni dei giorni scorsi: il finlandese e la Ferrari hanno sottoscritto un accordo biennale, valido per le stagioni sportive 2014 e 2015. Due anni nei quali sarà il compagno di squadra di Fernando Alonso. Un dream team vero e proprio, con due piloti che, di fatto, non possono non essere entrambi considerati prime guide, un aspetto che potrebbe consentire una certa competitività allinterno della scuderia ma che, proprio per questo, rischia anche di essere potenzialmente esplosivo. Tuttavia, cè da tenere in conto un aspetto fondamentale: i fuoriclasse, in Formula 1 come in tutti gli altri sport, è meglio averli nella propria squadra piuttosto che doverli affrontare come avversari. Meglio abbondare, insomma, che mancare in qualche cosa; e con la coppia Alonso-Raikkonen la Ferrari parte già in vantaggio su tutte le altre scuderie. Raikkonen così lascia la Lotus (che, come si può vedere nella fotonotizia sotto, lha presa con ironia), e lo fa principalmente per questioni di ingaggio, dal momento che la scuderia di Enstone non poteva più esaudire le richieste di Kimi. Inevitabile laddio, meno scontato (qualche mese fa, sintende) era ipotizzare il ritorno in Ferrari, dalla quale Raikkonen se ne era andato dopo la stagione 2009 lasciandosi alle spalle qualche incomprensione e il raffreddamento dei rapporti con alcuni uomini della scuderia. Ma il tempo passa e tutto cambia, basti pensare che Raikkonen aveva anche lasciato la Formula 1, andando a gareggiare nel Mondiale di rally e nella Nascar, salvo poi tornare nel Circus al volante della Lotus con la quale, dal 2012, ha mostrato di essere ancora una volta ultracompetitivo. Raikkonen era approdato a Maranello nel 2007 e, già al suo primo Gran Premio, in Australia, ottenne una vittoria con corollario di pole position e giro più veloce. Quel Mondiale terminò con la grande rimonta che portò Iceman a trionfare portandosi a casa il titolo piloti, lultimo ad esserci riuscito su una Ferrari: con 17 punti da recuperare su 20 disponibili conquistò il Mondiale con appena un punto di vantaggio su Fernando Alonso (suo prossimo compagno di scuderia) e Lewis Hamilton, entrambi della McLaren. Nel 2008 Kimi contribuì alla vittoria dellultimo titolo costruttori della Ferrari, mentre la stagione 2009 fu tuttaltro che indimenticabile. Ma questo è il passato. Il presente, invece, ora è già futuro. E allora bentornato davvero, Raikkonen, (re.sp.)