Stop alle polveri o ci saranno altri provvedimenti
SAN CESARIO – Sembra esserci davvero lintenzione di andare in fondo stavolta sulla questione dei cumuli di vetro. Come abbiamo anticipato ieri, il sindaco di San Cesario Valerio Zanni ha emanato una nuova ordinanza nei confronti dellEmiliana Rottami che dà tempo solo fino al 24 ottobre per prendere i necessari provvedimenti di contenimento dei cumuli di vetro che da decenni ormai sono la croce dei residenti, per tutti i disagi legati allo spargimento di polveri nellaria. Il tempo non è molto, ci sono poco più di tre settimane. E vista una storia fatta di tante delusioni, viene da chiedersi: cosa succederà se la ditta si rivela ancora inadempiente? «Allora vedremo con la Provincia che provvedimenti prendere – sottolinea il sindaco Valerio Zanni, che ha firmato il nuovo documento – ma il problema va risolto. Ricordo però che non si parte da zero, e che alcune misure di contenimento previste nella precedente ordinanza (quella che lo stesso sindaco aveva emanato ormai un anno fa, ndr) sono già state adottate». Però i cumuli sono sempre lì, cambiati se non di poco, e chi ci vive intorno continua a denunciare i disagi legati alle polveri. Una situazione che si dovrebbe risolvere con ciò che è stato indicato in ordinanza, almeno per quanto riguarda lo stabilimento di via Bonvino, lunico su cui ha una competenza il Comune, insieme alla Provincia, perché lì il materiale sminuzzato può considerarsi ridotto a materia prima. Invece in quello di via Verdi il vetro è ancora a uno stato grezzo o semilavorato, e in questa condizione fa capo essenzialmente alla Provincia, che ha comunque sollecitato la ditta alladozione di misure di contenimento. Lordinanza dunque guarda nello specifico a via Bonvino, dove si intima «di ridurre laltezza dei cumuli vetrosi – riprende Zanni – oppure di alzare barriere protettive che impediscano al materiale di diffondersi nellaria, ma anche di effettuare una copertura con appositi teli». Verrà finalmente fatto tutto il necessario? Sulla carta la ditta non ha scelta, visto il primo esito che si è avuto in ambito giudiziario, con il Consiglio di Stato che nelle settimane scorse ha respinto la richiesta di sospensiva dellordinanza. A questo punto si andrà avanti senzaltro per via ordinaria al Tar, ma ci vorrà il suo tempo per arrivare a un verdetto di merito. Nel mentre, il provvedimento è nel pieno della sua efficacia: vedremo cosa succederà in questo breve spazio di tempo in cui si attende la prima vera svolta dopo decenni. (da.mo.)