L’ex brigatista è stato colpito da un malore a Reggio Emilia Nel 1978 partecipò al sequestro del presidente della Dc

«Aspettiamo per oggi pomeriggio (ieri, ndr) il sondaggio più ampio, ma il fatto che noi possiamo vincere le elezioni l’ho sempre pensato». Lo ha detto Silvio Berlusconi, ospite dela telefonata di Belpietro. «Una ragionevole fede nella vittoria è essa stessa un fattore di successo – ha spiegato il leader del Pdl – ma dopo Santoro hanno cominciato a crederci un pò tutti. E da quelle parti la sinistra ha cominciato davvero a preoccuparsi». Rispondendo a una domanda sulle valutazioni del sondaggista Renato Mannheimer, che ha ipotizzato una vittoria dell’alleanza Pdl-Lega al Senato, Berlusconi ha precisato: «Ma no, io penso che noi abbiamo la speranza di vincere in tutto il Paese». Ma se, come auspica il leader del centrodestra, a fine febbraio potrebbe arrivare la vittoria per l’allenza formata dal Pdl e Lega, quali saranno i primi interventi del nuovo governo?. Berlusconi non ha dubbi, il primo intervento sarà l’abolizione dell’Imu. A Mario Monti, che ha messo in guardia gli elettori da chi promette l’abolizione dell’Imu, Silvio Berlusconi è tornato a riservare una stoccata polemica: «Monti intanto s’è squalificato successivamente perché ha detto che l’Imu si può abolire». «Ma comunque – ha aggiunto il leader del Pdl – per noi la casa è sacra. Nel 2008 promettemmo di abrogare l’Ici e lo facemmo nel primo Consiglio dei ministri dopo le elezioni. E così il ddl che abbiamo già predisposto per l’abolizione dell’Imu prevede che i Comuni riceveranno gli stessi 4 miliardi da un fondo del Tesoro coperto da contenuti aggravi di imposta su giochi, scommesse, lotto, tabacchi e alcolici e quindi su beni non di prima necessità». Il Cavaliere ha chiarito anche la struttura dell’alleanza con la Lega. Silvio Berlusconi ha cercato di minimizzare la polemica sulla mancata indicazione del candidato alla presidenza del Consiglio da parte dell’alleanza Pdl-Lega-Grande Sud. «Io – ha sostenuto – sono il capo della coalizione dei moderati che comprende anche la Lega; ma è il presidente della Repubblica che sceglie il presidente del Consiglio dopo le elezioni». «Ho già detto – ha aggiunto il leader del Pdl – che preferirei fare il ministro dell’Economia», per andare a tagliare i costi «della macchina dello Stato». Quanto alla formazione delle liste, Berlusconi ha detto che sui nomi che verranno messi in lista dal centrodestra «i giornali fanno disinformazione. Bisogna pazientare qualche giorno – ha detto – per dare i nomi ma probabilmente non ci saranno i nomi di cui si parla a sproposito», sia nel caso degli imprenditori che degli indagati citati da qualche organo di stampa. Sugli indagati «non è stata presa nessuna decisione, abbiamo deciso – ha spiegato – di presentare liste su cui non ci possano essere delle critiche. Chi ha una condanna definitiva certamente non sarà in lista per indagati deciso fa esaminare caso da una commissione per decidere cosa fare perché con giustizia che usa poteri magistrati per eliminare avversari, noi che non siamo giustizialisti non possiamo che comportarci come abbiamo detto». Ma ieri l’ex premier ha parlato anche della persona che indicherà per la successione a Giorgio Napolitano: «Ho in mente un nome che so certamente essere molto stimato dalla sinistra», ha detto Berlusconi. «Spero – ha continuato – si possa trovare l’accordo con la sinistra su una persona che anche in partenza possa essere sentito come Presidente della Repubblica di tutti gli italiani», impegnandosi in prima persona a ricercare l’intesa anche se ad avere la maggioranza in Parlamento sarà il centrodestra da lui guidato.