I soldi sono stati spesi: non è possibile renderli utili?

ZOCCA – Perché costruire una nuova isola ecologica spendendo un sacco di soldi quando ce n’è una dove i soldi sono già stati spesi che giace ancora inutilizzata dalla sua ultimazione a fine 2002? Il quesito viene posto da un cittadino di Zocca, Orlando Guidotti (quello già balzato alla cronaca sul fronte rifiuti per l’autoriduzione della tassa), all’attenzione di tutti, con una lettera inviata tanto a Comune, sindaco e consiglieri quanto a Provincia, Procura di Modena e Corte dei Conti. Guidotti si dice contrario alla costruzione «di una nuova struttura da parte di Hera, con conseguente lucrosa gestione a vita. Questo significherebbe sancire la perdita degli oltre 400 milioni di lire già spesi e impegnarsi in un ulteriore spesa di 500mila euro per la prima parte di una struttura che ad ora non ha ancora una localizzazione plausibile. Nessuna delle ragioni addotte dalle precedenti e dall’attuale amministrazione per giustificare la mancata apertura dell’isola esistente è da considerasi valida» secondo Guidotti, isola su cui però pende anche un ricorso al Consiglio di Stato che, nonostante i solleciti, non va avanti. In merito c’è una questione distanze da un’abitazione vicina, ma qui si pone anche un nodo urbanistico con un presunto abuso edilizio su cui sono in corso verifiche per fare chiarezza. In ogni caso, se si vuole, «la distanza dall’abitazione aumenta con la semplice rettifica del tracciato della rete metallica di recinzione che attualmente ingloba una punta a verde, di nessuna utilità per la struttura, alle spalle della casa del custode». Guidotti fornisce quindi anche foto a riprova della soluzione. Ma il problema non si esaurisce qui: «A Zocca, fino ai primi mesi del 2013 la situazione dei rifiuti ingombranti è stata risolta soddisfacentemente dalla ditta Succi Stefano e per questo non c’è bisogno che Hera si faccia carico di costruire una nuova isola. La Provincia – propone Guidotti – autorizzi la ditta Succi a gestire un’isola ecologica nella sua pertinenza a Verrucchia da dove raccoglierà gli ingombranti dei cittadini della parte sud del comune e a gestire l’isola esistente in località Fontana a Monteombraro raccogliendo gli ingombranti della parte nord. Inoltre la ditta Succi continuerebbe il recupero dei rifiuti abbandonati, cosa che attualmente Hera non fa, con grave danno di immagine per l’ambiente». «Personalmente – conclude – ricordo a chi in indirizzo che non so più cosa fare… Dopo una raccolta firme di 224 cittadini favorevoli all’apertura, dopo almeno una manutenzione annuale alla struttura per cercare di limitare, dopo essermi autoridotto del 20% gli importi della tassa sui rifiuti e diverse altre cose, sono stanco. Provate a fare qualcosa voi… Altrimenti vorrà dire che va bene così. Però, almeno ditelo».