«Senza di noi nel parco dilagheranno degrado e insicurezza»

Dopo le camminate di protesta e gli esposti degli ambientalisti, i gestori dei chioschi preparano le loro contromosse. Niente di plateale, ma un modo per dire «ci siamo anche noi». E in attesa di conoscere il giudizio del Riesame sull’eventuale dissequestro delle strutture al Parco della Rimembranza, da oggi gli esercenti di ‘Tosco’, ‘Elio’ e ‘Bobotti’ inizieranno una raccolta firme a sostegno della riqualifica dell’area a ridosso del centro storico. L’appuntamento è alle 10 al mercato Albinelli, dove i gestori faranno anche un volantinaggio per promuovere l’appuntamento di domani. Come scritto nei giorni scorsi, infatti, alle 18 si terrà al parco un aperitivo ribattezzato ‘Io sto con i chioschi’ all’altezza del Monumeto dei Caduti in Guerra. Con gnocco fritto gratis e bevande al prezzo politico di 1 euro, l’incasso ricavato andrà a favore dell’iniziativa benefica ‘I bambini di Ermes’, con cui il famoso oste modenese, grande sostenitore del restyling del parco, aiuta centinaia di bimbi bisognosi del Kenya. «I cittadini potrebbero essere privati dei chioschi dopo 65 anni, con conseguente degrado e insicurezza», spiega, Roberto Mantovani, gestore di ‘Elio’. «Bloccare i cantieri e farci perdere la stagione vuol dire privare 50 famiglie del proprio lavoro. E’ grazie a noi se in questi anni la zona è rimasta in vita». Tra gli oppositori ai nuovi chioschi c’è già qualcuno (in primis i residenti) che storce il naso e non è escluso che domani faccia una capatina al parco per ribadire la propria contrarietà. Anche perché gli ambientalisti non mollano. In Procura, come noto, è arrivato il testo di un sesto esposto, dove si ipotizzano altri reati di abuso edilizio e di danneggiamento del parco, oltre alla violazione del decreto legislativo del 2004 (articolo 20 e arti. 170) che tutela i beni culturali. A differenza dei precedenti, questo documento adduce alle responsabilità dirette dei gestori che avrebbero realizzato opere sotterranee (condutture per fogne e gas) non conformi a quanto indicato dai progetti in mano a Comune e Soprintendenza. La vera partita, però, si giocherà la prossima settimana, quando i giudici del Riesame si pronunceranno sulla richiesta di dissequestro avanzata dai gestori assistiti dall’avvocato Marco Pellegrini. All’udienza di giovedì era presente anche il legale del Comune, Massimo Vellani. Entrambi hanno contestato l’indagine della Procura come una grave ingerenza in un’iniziativa comunale che pertiene a un ambito che a loro avviso non è affatto penale e va contro le le politiche urbanistiche e strategiche dell’amministrazione. Il restyling del Parco della Rimembranza, hanno sottolineato Vellani e Pellegrini, non riguarda solo i chioschi, ma una riqualificazione più ampia che interessa tutto centro storico. (vi.ma)