Domande scomode per il sindaco
«E bene che il Sindaco Pighi dica se poteva non sapere se anche lui è consulente assieme al nipote e se è socio di queste società. E bene sapere se queste società utilizzano gli impianti di Hera regionali e anche quelli di Modena, è giusto che ci sia trasparenza e lesatta conoscenza di quello che fa lAmministrazione modenese». Sono parole forti e richieste di spiegazioni determinate quelle che Emilio Salemme, iscritto al Partito Radicale ma pure al Pd e presidente della Consulta per la Tutela Ambientale di Modena, chiede al sindaco Giorgio Pighi. Il riferimento è alla tortuosa storia delle discariche romane di Malagrotta, chiusa nei giorni scorsi, e di Falcognana che hnno attirato le attenzioni della magistratura, non risultano reati sottolineiamo, anche per le diverse scatole societarie che schermano e mettono nellombra alcuni imprenditori che investono nel business dei rifiuti. E in questo intricato labirinto di società – come abbiamo scritto nei giorni scorsi e come hanno scritto diversi giornali nazionali – porta a Modena. Sotto la Ghirlandina dove opera la Ghirlandina Director che vede come proprietari due docenti dellUniversità modenese: Francesco Pighi (nipote del sindaco) e Paolo Panico. Ebbene la Ghirladina è proprietaria di Class Fiduciaria che detiene una intestazione fiduciaria in Sofir – «finita nel mirino dellunità antiriciclaggio di Bankitalia per una lunga serie di irregolarità nellidentificare i fiducianti e la provenienza del denaro. La Sofir nasconde i segreti di mezza Emilia Romagna» scriveva il Corriere della Sera il 22 marzo 2012 – collegata a sua volta alla Ecofer Ambiente che come scrive il quotidiaao Il Fatto il 16 agosto: «La Ecofer è una srl con un variegato scacchiere societario. L1% è controllato dallimprenditore Valerio Fiori. Aria srl, che detiene il 60%, è controllata dalla Sofir al 95%» E stiamo parlando dei proprietari della discarica romana di Falcognana che deve prendere il posto di quella chiusa di Malagrotta. Un dedalo di società, con la schermatura di alcuni proprietari, che ha destato linteresse della magistratura. Nessun reato contestato, ma su questioni così delicate i cittadini pretendono la massima chiarezza e trasparenza. (gbn)