Il taglio del nastro della Complanarina si allontana ancora di più. L’opera, che doveva essere inaugurata al termine di questo 2025, è slittata non di uno, ma di due anni. E non è escluso che la data venga posticipata ancora. Al centro c’è sempre lo stop alla fase conclusiva del cantiere, che interessa il tratto che passa sotto il ponte della Nuova Estense, comportandone una chiusura che dev’essere calendarizzata in periodi dell’anno che impattino il meno possibile sul traffico. Questi lavori aspettano ancora di essere autorizzati da una firma del ministero delle Infrastrutture, con i relativi fondi e l’adeguamento delle tariffe. Tariffe che ovviamente sono lievitate, facendo scattare un durissimo botta e risposta tra il ministero stesso e la Società Autostrade, che ha in carico la realizzazione dell’infrastruttura. Da una parte quest’ultima ha chiesto di sbloccare l’opera, dall’altra, da Roma è arrivato un comunicato che spiega come non possa andare avanti a causa di ritardi da parte della stessa società nel proporre al Ministero un Piano economico finanziario sostenibile, dato che il costo inizialmente stimato era di 49 milioni, mentre oggi ne costerebbe 131. Secondo il Mit, la Complanare di Modena risulta non finanziata per 82 milioni. Un braccio di ferro che al momento non ha risoluzione, motivo per cui l’opera, pensata per connettere la complanare Einaudi con il casello di Modena sud, alleggerendo di fatto la via Vignolese, è ancora ferma. E senza la firma, è destinata ad aspettare ancora.







































